I Soci nazionali di FSC Italia si sono ritrovati venerdì 24 Giugno nella splendida cornice dei Mulini Asciutti, uno dei diversi manufatti legati alla produzione agricola di inizio Ottocento ospitati all’interno del Parco di Monza e gestiti dall’associazione CREDA Onlus. È stato questo il primo momento di incontro non ibrido dall’inizio della pandemia (nelle edizioni 2021 e 2020 invece si era scelto di limitare il numero dei partecipanti in persona, fornendo la possibilità a tutti gli altri stakeholder di seguire la diretta online) e ha visto la partecipazione di 30 soci in presenza coni 13 deleghe di voto.

Oltre all’illustrazione dei bilanci di esercizio e dei principali risultati 2021, nella prima parte della giornata l’Assemblea ha dovuto pronunciarsi sulle modifiche apportate allo statuto, che introducono tra le altre cose adeguamenti del documento alle più recenti disposizioni del Codice del Terzo Settore, la revisione e aggiornamento delle modalità di ammissione di nuovi soci e la ridenominazione del Comitato Esecutivo in Consiglio Direttivo.

Numeri e novità

Numeri e novità

Rispetto all’anno precedente, la compagine associativa di FSC Italia si è ulteriormente allargata, e conta oggi 78 soci suddivisi nelle tre camere di appartenenza (ambientale, sociale ed economica). “Tale base si interfaccia e dialoga con altri attori” è il commento di Mauro Masiero, Presidente di FSC Italia “creando una rete di contatti e collaborazioni capace di conferire dinamicità e, nel contempo, solidità al nostro sistema”.

I dati, già presentati in occasione del Report di inizio anno e riportati nel nuovo Bilancio Sociale, riconfermano il trend di crescita sia per quanto riguarda le foreste certificate in Italia (75.213,99 ettari e +9,82% rispetto al 2020) che per le aziende attive nelle filiere collegate, passate da 2.558 a oltre 3.170 in un solo anno (+12,5%).

“Nonostante gli anni difficili che stiamo passando, quelli del nostro ufficio sono numeri estremamente positivi e promettenti” ha dichiarato Diego Florian, Direttore di FSC Italia, durante la presentazione dei dati 2021 “Sicuramente ciò è dettato anche da un cambio profondo nella nostra società, che chiede maggiori garanzie rispetto a processi e filiere: lo vediamo in settori tradizionali, come quello del packaging, ma anche in settori più innovativi come il fashion e il legno-arredo”.

A fare da trait d’union tra gestione forestale e mondo produttivo l’importante capitolo sui servizi ecosistemici, ossia i servizi naturali forniti dalle aree forestali, che possono essere sostenuti e valorizzati tramite procedure di sponsorship dedicate: alle 7 realtà che nel 2020 avevano certificato l’impatto della gestione sui servizi ecosistemici, pienamente confermate anche nel corso del 2021, si sono aggiunte altre due realtà (Partecipanza dei Boschi di Trino, VC, e la sughereta di Gianna Masu a Luogosanto, SS). Il trend positivo viene quindi confermato, con un aumento del numero di impatti verificati che sale da 40 a 46 (+15%) e il numero di sponsorizzazioni che raggiunge quota 73 (+30,36%). Sulla stessa scia infine i contratti di licenza promozionale di uso del marchio FSC, passati da 88 a 111, per un +26% e un numero sempre maggiore di aziende che si avvalgono di questa opportunità per promuovere il loro impegno nell’utilizzo di materie prime provenienti da fonti certificate.

Formazione, networking e…pedalate!

Formazione, networking e…pedalate!

Dopo la pausa pranzo, l’evento è proseguito con una presentazione del progetto Bioclima/Natura che vale da parte di Alessandro Leonardi, founder e CEO di Etifor s.r.l: il bando, promosso da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, è stato creato per ampliare la superficie di habitat utili alla conservazione della biodiversità, implementare la rete ecologica a scala regionale e locale, potenziare l’infrastruttura verde del territorio, anche attraverso azioni di valorizzazione dei servizi ecosistemici forestali: “un capitolo importante” lo ha definito Florian, che ha aggiunto “Questi progetti sottolineano la necessità di attivare partnership pubblico-private per la salvaguardia del capitale naturale nazionale, creando valore nei territori”.

La giornata si è conclusa con un giro in bici all’interno di una porzione degli 688 ettari che compongono il Parco di Monza, tra i maggiori parchi storici europei e il quarto recintato più grande del Vecchio Continente: un modo per scoprire la ricchezza di questa area e ribadire i benefici degli alberi per la società, anche in contesti urbani.