I caribù dei boschi non sono solo uno degli animali più iconici del Canada, ma sono anche importanti sentinelle degli ecosistemi forestali: la presenza di popolazioni sane di questa specie fornisce una chiara indicazione sullo stato di salute delle foreste ed è una buona notizia anche per le comunità indigene che dipendono dalle risorse naturali di queste aree.

Ma il caribù dei boschi è una specie minacciata il cui numero è crollato nel corso dei decenni poiché i loro habitat sono stati disturbati: Environment Canada ha riferito che nel 2011 c'erano circa 34.000 caribù boreali in 51 gruppi sparsi nel Paese. Ciò è dovuto in gran parte agli impatti cumulativi delle attività delle industrie petrolifere, minerarie e del legname che hanno alterato gli habitat e facilitato l'accesso di nuovi predatori. La situazione di questa specie a rischio sta guadagnando sempre più attenzione: recentemente, sulla costa occidentale del Canada, i governi e le comunità delle Prime Nazioni hanno firmato un accordo storico per proteggere 550.000 ettari essenziali alla vita di sei branchi di caribù, designando altri 206.000 ettari come parco provinciale.

Tuttavia, i progressi sono lenti e insufficienti, e un nuovo rapporto sulla popolazione dei caribù dei boschi del Quebec Val-d'Or conferma l'urgenza: solo sei membri del branco che abita questa zona rimangono oggi in vita e molti ricercatori ritengono che solo il 30% delle popolazioni di caribù boreali dei boschi del Canada sia autosufficiente. Per questo in tutto il Paese continua la richiesta ai governi e all'industria di collaborare con gruppi ambientalisti, First Nations e stakeholder per proteggere la salute di questa specie in pericolo.

In un’area del Canada orientale è fiorita un'improbabile partnership per affrontare il problema del declino delle popolazioni di caribou: "Team Caribou", questo è il nome del progetto, è stato ideato dalla società forestale Rayonier Advanced Materials (RYAM, ex Tembec), e unisce diverse parti interessate alla protezione dell'habitat dei caribù boschivi lungo il fiume Detour, in Quebec.

Nel 2013 durante un audit annuale di routine, l'azienda forestale ha scoperto di non soddisfare i requisiti relativi alla protezione delle aree naturali fissati dal Forest Stewardship Council (FSC). "Quando abbiamo ricevuto il rapporto, non ci siamo lasciati prendere dal panico perché sappiamo che FSC è uno standard rigoroso e la ricerca e la conoscenza sui caribù sono in continua evoluzione", afferma Marie-Eve Sigouin, coordinatrice della certificazione forestale per RYAM e presidente del gruppo di lavoro. “Sapevamo di dover pensare a lungo termine, al di là di un audit, e di vedere FSC come un modo di lavorare in collaborazione con gli altri. È stato un motivo per cambiare il nostro approccio”. In quanto azienda profondamente dipendente dalle risorse naturali, RYAM ha da tempo compreso l'importanza di formare partnership con coloro che vivono e lavorano nelle vicinanze delle foreste in cui opera. I nuovi requisiti FSC hanno fornito ulteriore impulso al cambiamento e hanno guidato l'approccio collaborativo di RYAM nella stesura del piano per la salvaguardia dei caribù.

RYAM ha cercato di costruire il Team Caribou coinvolgendo la comunità indigena di Pikogan (conosciuta anche come la Prima Nazione di Abitibiwinni), per la quale il caribù è ancor oggi un animale emblematico e fonte primaria di cibo. RYAM ha contattato anche la Canadian Parks and Wilderness Society, che bilancia la conservazione con la gestione e il ripristino delle foreste, nonché il Ministero delle foreste, della fauna selvatica e del Quebec Parks.

Il Team Caribou si è formato rapidamente grazie a un senso di scopo condiviso e ha approfondito la sua conoscenza collettiva includendo le prospettive tradizionali del Gran Consiglio dei Crees (Eeyou Istchee) e le intuizioni scientifiche dell'Université du Québec en Abitibi-Témiscamingue e altri.

Il primo successo del gruppo è arrivato nel 2015, quando ha rapidamente concordato e organizzato i cambiamenti necessari per soddisfare i nuovi requisiti FSC e federali - ma questa non è l’unica sfida che ha affrontato.

Nel 2018 il gruppo si è riunito di nuovo, questa volta con una missione ancora più grande: ridurre ulteriormente i livelli di disturbo per le popolazioni di caribù che vivono nella zona compresa tra il fiume Detour e il lago Kesagami, attraverso misure di conservazione e ripristino dell’habitat. Il Team Caribou si è riunito regolarmente, ha negoziato in modo trasparente le decisioni e ha cercato soluzioni attuabili con impatti verificabili. Quando le trattative si sono fatte difficili, è stato Benoit Croteau, della Abitibiwinni First Nation, a riportare la squadra in carreggiata ricordando a tutti per quale ambizioso obiettivo stavano lavorando.

In soli due anni, il team ha ideato e proposto un nuovo piano per proteggere l'habitat dei caribù, rispettando i diritti dei popoli indigeni e bilanciando gli interessi economici dell'industria. A guidare questo piano è stato il nuovo standard di gestione forestale nazionale FSC, che richiede ai gestori forestali di impostare strategie di gestione delle aree sulla base dei migliori strumenti scientifici e di rischio disponibili. Ciò include la riduzione al minimo della costruzione di strade, la raccolta del legname al di fuori delle aree di riproduzione e migrazione e la riduzione allo stretto necessario dei disturbi del paesaggio, allineando le attività forestali alle attività industriali vicine.

"Le nostre prime raccomandazioni sono state implementate dal governo del Quebec dopo soli due anni di lavoro, il che è estremamente veloce", ha detto Pier-Oliver Boudreault, biologo della conservazione presso SNAP Quebec. "All'interno del team c'è stata una profonda condivisione delle conoscenze. Sono un biologo, ma ho imparato molto sulle segherie e sulle operazioni forestali. I nostri partner indigeni, che sono molto più vicini alla terra e ai suoi ritmi, ci hanno poi portato il loro indispensabile contributo”. Questa nuova iniziativa collettiva ha assicurato che RYAM fosse in grado di soddisfare i nuovi requisiti dello standard FSC. Ma è andata anche ben oltre: l'approccio del Team Caribou ha raccolto ulteriore sostegno e finanziamenti dal governo federale per sviluppare e condividere queste conoscenze anche in Ontario.

"È chiaro che se sviluppi un piano in assenza di uno stakeholder chiave, perdi un'opportunità", ha affermato Chris McDonell, Chief Forester per l'Ontario e Aboriginal and Environmental Relations Manager di RYAM. “Le relazioni conflittuali possono essere lunghe e costose. La collaborazione è sempre la via più veloce ed economica nella soluzione dei problemi”.

Questo incredibile lavoro è culminato nel 2019 in un evento a Pikogan, una comunità indigena sette ore a nord di Ottawa. Lì, Marie-Eve Sigouin, insieme a Benoit Croteau e Pascale Trudeau-Cananasso di Abitibiwinni First Nation, ha dato il via al primo forum transfrontaliero Detour/ Kesagami per la conservazione dei caribou.

L'evento ha attirato partecipanti dall'Ontario e dal Québec, tra cui comunità indigene, aziende forestali e minerarie, organizzazioni ambientaliste e funzionari governativi, i quali hanno acquisito nuove conoscenze scientifiche e tradizionali sulla salute e il benessere dei caribù. Il Forum, sostenuto da Environment and Climate Change Canada, è stato un chiaro segnale che il Team Caribou si è guadagnato fiducia e riconoscimento diffusi negli ultimi sei anni, ma è stata anche un'opportunità per mostrare diversi progetti per la popolazione di caribù Detour/Kesagami. Durante una sessione, Clarence Trapper, Moose Cree, ha svelato un segreto che ha colto di sorpresa molti: ”Quando gli elicotteri o gli aerei si avvicinano troppo, i caribù smettono di mangiare", ha detto. I caribù dei boschi, come si è scoperto, sono influenzati dalla presenza umana anche nell'aria, non solo sul terreno. Ciò ha aperto una nuova discussione sulle conseguenze del rumore ambientale in generale, all'interno e al di sopra della foresta boreale.

"Questo forum è stato un momento di condivisione di conoscenze e prospettive tra parti che non si incontrano molto spesso", ha detto Marie-Eve Sigouin. "Abbiamo creato legami tra persone che altrimenti non avrebbero esplorato insieme questo problema, approfondendo ulteriormente la nostra comprensione della specie e del suo habitat".

Il Team Caribou è un bel esempio di come il cambiamento positivo fluisce da un gruppo impegnato che condivide una visione, negozia i termini con tutte le parti e ha la capacità per influenzare il cambiamento. Il suo piano di conservazione dei caribù avrà un significato duraturo per le foreste e la biodiversità della regione ed è essenziale per sostenere ciò che è richiesto dal nuovo standard canadese di gestione forestale FSC.

Oggi, a distanza di un anno dal forum, lo spirito del Team Caribou continua a risuonare, in gran parte grazie alla leadership e all'impegno attivo della comunità Abitibiwinni First Nation. La collaborazione continua a implementare elementi del piano di conservazione - tra i punti più recentemente dibattuti, un'analisi delle potenziali chiusure stradali, che potrebbe contribuire ad un ripristino dell'habitat dei caribù nell'area.