La lacuna consiste nel fatto che l'esatto volume dei prodotti forestali certificati FSC commercializzati non viene confrontato fra i soggetti operanti nel sistema di Catena di Custodia. I nostri attuali standard e processi, insieme ai significativi volumi di prodotti certificati FSC commercializzati, non consentono agli enti di certificazione o ad ASI (l’ente di accreditamento, n.d.r.) di capire se le discrepanze nei volumi registrati dagli acquirenti e successivamente utilizzati per i “crediti di volume” siano causate intenzionalmente o per negligenza. Ciò rende quasi impossibile individuare questo tipo di frodi. Questa lacuna è stata una delle ragioni che ha portato allo sviluppo della piattaforma online per il controllo dei claim (dichiarazioni), l'Online Claims Platform (OCP).
Data la prova che questa "scappatoia" viene usata intenzionalmente, è indispensabile risolvere la lacuna il prima e il più efficacemente possibile, per l’interesse di tutti gli stakeholders e per l’integrità del sistema FSC. Siamo tutti consapevoli del rischio che corrono le nostre aziende certificate se inconsapevolmente acquistano del legno non certificato, pensando che invece lo sia, e debbano poi affrontare le conseguenze che comporta: il rischio per la propria reputazione e i costi per rimediare al travisamento da parte del venditore. Siamo anche consapevoli che le aziende certificate desiderano maggiori informazioni sulla dimensione del problema e su come possa essere risolto.
Il Consiglio Di Amministrazione internazionale di FSC ha discusso su queste questioni in molti incontri. Il CDA considera l’OCP uno degli strumenti potenzialmente efficace per affrontare questi limiti del sistema e assicurare la conformità con gli attuali e futuri requisiti amministrativi della Catena di Custodia (COC). Per tale ragione il CDA ha sostenuto significativi investimenti per il suo sviluppo, ma riconosce anche che, ora e in futuro, potrebbero esserci anche altri sistemi disponibili.
Alla luce di questo, il CDA:
- Ha chiesto che nella revisione dello standard COC, che sarà diffusa per la consultazione fra qualche settimana, vengano inseriti importanti criteri per risolvere questa lacuna. Il CDA riconosce che le imprese necessitano di avere migliori sistemi e meccanismi per dimostrare la conformità con i nuovi requisiti di COC.
- Ha richiesto che siano raccolte informazioni più dettagliate sull’entità delle dichiarazioni (claim) scorrette nel sistema FSC. Questo dovrebbe essere attuato nel 2015 come parte dei processi di introduzione di uno standard COC rivisto, una volta approvato.
- Richiede l’ulteriore sviluppo dell’OCP come uno strumento per risolvere il problema, riconoscendo che altri strumenti, già esistenti o futuri, possono perseguire lo stesso obiettivo. Meccanismi alternativi verranno accettati se in linea con i nostri requisiti di COC e se permetteranno il confronto e la verifica delle transizioni di prodotti certificati FSC tra soggetti in rapporto di scambio.
- Si aspetta la ricerca continua di soluzioni, dove le informazioni commercialmente sensibili non siano archiviate in maniera centralizzata, e di implicazioni dell’applicazione della OCP basata su un principio di rischio.
Il CDA si è impegnato ad assicurare che il sistema FSC rimanga il più forte e credibile sistema di certificazione disponibile. È nostra ambizione sostenere i valori ambientali e sociali di FSC, senza compromettere la necessità di resa economica delle aziende certificate in tutto il mondo.
Per informazioni sullo standard di Catena di Custodia FSC: https://ic.fsc.org/chain-of-custody.80.htm
Per maggiori informazioni sulla Online Claims Platform (OCP) di FSC: http://ocp-info.fsc.org/
