
La gestione responsabile dei boschi del Comune di Asiago preserva da secoli un immenso contenitore di biodiversità, che fornisce legname da lavoro e per uso domestico, cibo e riparo per la vasta gamma di specie animali che la popolano. I cives, gli abitanti che hanno diritto ad usare gli scarti delle utilizzazioni di legname, hanno avuto un ruolo fondamentale in questo, mantenendo vivo l’interesse per le risorse del territorio fino ai giorni nostri. Quello che lega gli asiaghesi ai boschi dell’Altipiano è infatti un rapporto atavico e intimo tra uomo e natura; lo stesso rapporto che traspare con forza dalle pagine dei racconti di Rigoni Stern, lo scrittore che ha reso famose queste aree.
La certificazione dei boschi del Comune di Asiago, che arriva a pochi mesi da quella delle pinete di AFP nel litorale veneto, si inserisce dunque nella tradizione locale di gestione attiva della risorsa forestale, garantendo l’integrazione gestionale tra le aree a vocazione produttiva e le aree di conservazione, il coinvolgimento delle popolazioni locali, il mantenimento degli stock di carbonio, la produzione di legname di alta qualità e la valorizzazione di prodotti forestali non legnosi.
“Da sempre questi boschi sono fonte di prosperità” ci spiega l’Assessore Diego Rigoni “La scelta di certificare i nostri boschi ci permette di tenere conto delle tradizioni, con uno sguardo alla sostenibilità e all’economia. Abbiamo aperto una nuova strada: speriamo ora che anche gli altri comuni dell’Altipiano si accorgano delle potenzialità, in termini ambientali, sociali ed economici, della gestione forestale responsabile, e ci seguano”.

Già dal 1923 vennero realizzati i primi documenti forestali di gestione, culminati nel 1970 con il primo piano di gestione che tiene in considerazione anche gli aspetti selvicolturali. Al giorno d’oggi, le attività sono condotte in ottemperanza ad un piano di gestione di forestale chiamato ‘Piano di Riassetto’, con validità 2011-2021, e che ha tra gli obiettivi l’integrazione gestionale tra le aree a vocazione produttiva e le aree di conservazione, il coinvolgimento delle popolazioni locali, il mantenimento degli stock di carbonio, la produzione di legname di alta qualità e e la valorizzazione di prodotti forestali non legnosi (funghi, frutti di bosco).
Grazie alla certificazione di Gestione Forestale FSC, si è proceduto all’identificazione di due aree: quella destinata a scopi produttivi, il cui principale prodotto è il legno di abete rosso, abete bianco e larice, usato prevalentemente come legname da opera, e quella ad Alto Valore di Conservazione, definita come zona “di notevole e critica importanza per il suo valore ambientale, socio-economico, culturale, di biodiversità e paesaggistico (www.panda.org)”. I siti sono stati identificati attraverso l’usuale consultazione con esperti locali e questionari proposti alla popolazione, che ha avuto così il modo di esprimere il proprio parere durante tutte le fasi del processo di certificazione.
“Un primo passo per il Veneto" conclude Diego Florian, Direttore di FSC Italia "Un enorme contributo alla cultura di gestione responsabile delle foreste nel nostro Paese: grazie alla certificazione secondo gli standard FSC dei boschi del Comune di Asiago, da oggi un territorio già ricco di storia potrà contribuire attivamente alla salvaguardia del proprio patrimonio boschivo, attraverso una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile”.