Si è svolta a Roma del 23 al 25 settembre, presso l'Aranciera del Semenzaio di San Sisto, la mostra sulle foreste mondiali dal titolo "Le salvi chi può - Dal grande al piccolo, tutto quello che possiamo fare per la salvaguardia delle foreste", seguita dal convegno su deforestazione e degrado forestale e dalle celebrazioni del FSCFriday, la giornata mondiale della gestione forestale responsabile.
Con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, della Regione Lazio e del Comune di Roma, all'interno della serra è stata ricreata una foresta tropicale, seguita da un percorso che si snoda tra le varie aree tematiche della mostra (foreste del mondo, cause della deforestazione, focus sul Borneo, buone pratiche), fino a giungere al set di una casa-modello, decorata con mobili e prodotti provenienti da foreste gestite in maniera responsabile.
A distanza di 7 anni dall'ultima edizione, il Forest Stewardship Council Italia ha deciso di aggiornare il format e rilanciare l'evento come contenitore per la formazione di studenti e, più in generale dei consumatori, sul tema delle foreste mondiali: sono proprio questi ultimi infatti che possono indirizzare le scelte di sostenibilità delle aziende attraverso i propri consumi - Sergio Baffoni, intervenuto alla conferenza conclusiva, ha aperto il suo intervento dicendo: "la deforestazione entra tutti i giorni nelle nostre case attraverso i prodotti che acquistiamo".
Venerdì 25 settembre, in occasione del FSCFriday, si è quindi tenuta la conferenza 'Deforestazione e degrado delle foreste: le cause, le leggi, gli strumenti volontari per la prevenzione', alla quale hanno partecipato numerosi esponenti del mondo accademico, istituzionale e ambientalista europeo e italiano, oltre ai rappresentanti di FSC Italia.
Il prof. Davide Pettenella, Presidente di FSC Italia, che ha aperto il convegno e moderato tutti gli interventi successivi, ha presentato per primo il dott. Antonio Maturani, Dirigente della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, che ha portato i saluti del Ministero e introdotto il tema della discussione.
E' toccato quindi al dott. Mauro Masiero, ricercatore all’Università degli Studi di Padova, e alla dott.ssa Elisabetta Morgante, Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato, tracciare un quadro delle nuove dinamiche ed iniziative di contrasto a illegalità e degrado delle foreste, illustrando le risposte delle istituzioni internazionali e nazionali con particolare riferimento a FLEGT e EUTR. Il Vice Capo del Corpo forestale dello Stato, la dott.ssa Alessandra Stefani, ha ulteriormente sottolineato gli obiettivi e i meccanismi di funzionamento del programma FLEGT e – in particolare – del nuovo “Regolamento legno” (EUTR) della UE, volto a contrastare l’importazione di prodotti in legno di origine illegale nel nostro Continente, evidenziando la necessità di aumentare la conoscenza delle filiere di approvvigionamento del legname italiano per contrastare il fenomeno.
A seguire poi gli interventi del dott. Sergio Baffoni, coordinatore delle campagne European Environmental Paper Network, che ha presentato la ricerca e l’attività delle ONG europee nel settore della carta, completato poi dall’intervento del dott. Diego Florian, Direttore FSC Italia, incentrato sugli strumenti e i vantaggi offerti dalla certificazione FSC ad aziende e consumatori. Florian ha presentato gli strumenti offerti dal sistema FSC per garantire il prerequisito della legalità nei flussi di legnami, oltre all’attuazione di diversi indicatori di tipo ambientale e sociale, che connotano lo standard in maniera positiva e ne sostengono la credibilità e affidabilità.
La giornata si è conclusa con un confronto fra i rappresentanti di Legambiente, WWF Italia e Terra!, presenti per la tavola rotonda moderata dal dott. Dezzutto di FederlegnoArredo: tutti gli intervenuti hanno convenuto che una maggiore attenzione dei cittadini, delle istituzioni e del mercato alle problematiche dei sistemi forestali (nazionali ed esteri) è necessaria per stimolare lo sviluppo e l’applicazione puntuale di norme e strategie comuni volte a contrastare il fenomeno. In questo senso, i temi della certificazione - e in particolare degli standard del Forest Stewardship Council - hanno funzionato da catalizzatore di una discussione più ampia.
I dati e le analisi presentati durante il ciclo di interventi raccontano una situazione pressoché stabile in termini assoluti a livello globale, ma con significative divergenze in funzione della distribuzione geografica (in Asia e Sud-America, ad esempio, le piantagioni contribuiscono di fatto all’aumento della superficie forestale netta, nonostante localizzati fenomeni di cambiamento d’uso del suolo a favore di agricoltura e allevamento), mentre evidenziano la misura del degrado dovuto ad una gestione non rispettosa dei naturali ritmi di rigenerazione degli ecosistemi ed una progressiva sostituzione dell’economia legata alla foresta con attività a maggior rendimento (come la produzione dell’olio di palma nel Borneo).
Positivi i numeri della certificazione FSC, che viene sempre più vista da aziende e piccoli artigiani come leva strategica per assicurare una filiera sostenibile e garantirsi accesso a nuovi mercati: si passa dai 131 milioni di ettari di foresta del 2011 ai 184 milioni del 2015, con una produziona annuale mondiale che si aggira attorno ai 300 millioni di metri cubi.
Documenti utili
» Presentazione Masiero "Illegalità e degrado delle foreste: un quadro delle nuove dinamiche ed iniziative di contrasto" (PDF)
» Presentazione Morgante "Le risposte delle istituzioni nazionali ed internazionali: EUTR e FLEGT" (PDF)
» Presentazione Baffoni "Deforestazione nel mondo" (PDF)
» Presentazione Florian "Gli strumenti e i vantaggi offerti dalla certificazione FSC" (PDF)
