Uno dei dilemmi che spesso ci assalgono con l’avvicinarsi del Natale è sempre lo stesso: albero vero o albero finto? Per alcuni infatti è preferibile l’albero in plastica, che può essere riutilizzato più volte ed evita l’utilizzo di alberi naturali; per altri invece è meglio l’abete vero: i processi di produzione degli alberi finti, infatti, spesso realizzati in PVC o PET sono di gran lunga più dannosi per l’ambiente.
Va detto che generalmente ha ragione chi propende per la seconda soluzione - l’albero vero, e questo perchè:
- la plastica impiegata per gli alberi “finti”, derivato del petrolio, ha infatti costi ambientali e di smaltimento molto elevati;
- gli abeti naturali provengono solitamente da piantagioni specifiche, e il loro abbattimento non va quindi ad intaccare il patrimonio boschivo del territorio;
- gli abeti natalizi “veri” respirano, assorbendo l’anidride carbonica presente nella stanza e rilasciando ossigeno.
Inoltre, una volta finite le Feste, l’albero vero può essere piantato in giardino (anche se, va detto, non tutti i climi sono adatti al suo trapianto e la stabilità può essere precaria dopo molti mesi in vaso) oppure smaltito e avviato al compostaggio, innescando così un circolo virtuoso.
Una soluzione alternativa arriva infine dalla creatività: Albero Grande o Big Noel, ad esempio, sono realizzati in cartone riciclato e certificato, ed assieme alla Renna 3D aggiungono davvero un tocco nordico e festoso alle nostre case.
Pacchi, pacchetti, decorazioni, confezioni, biglietti di auguri: a Natale impieghiamo moltissima carta per impacchettare e augurare buone feste alle persone più care.
Che siano regali o auguri per fidanzati, familiari o colleghi d’ufficio, è importante sapere - e capire - la provenienza della carta che acquistiamo: molti prodotti infatti non riportano l’origine della materia prima, e non ci permettono quindi di capire la provenienza e la filiera di lavorazione - e soprattutto se, a causa del foglio di carta che stringiamo tra le mani, una foresta da qualche parte del mondo è sparita per sempre o è stata maltrattata.
Ecco perchè è importante scegliere prodotti certificati: il marchio FSC indica prodotti in carta - e legno - provenienti da gestione forestale responsabile, in cui principi ambientali, sociali ed economici vengono rispettati; in questo modo possiamo essere sicuri che il nostro regalo non si trasformi in un piccolo mostro di carta, a Natale come durante tutto l’anno.
Una delle cose belle portate dall’inverno è sicuramente il calore di una stufa o di un camino accesi: davanti alle fiamme che danzano leggiamo libri, beviamo tisane, parliamo e - qualche volta - ci addormentiamo.
Tuttavia, così come accade per il diverso potere calorifico, è vero che non tutta la legna da ardere ha provenienza sostenibile: una gestione forestale pianificata è infatti l’unico modo per mantenere un bosco sano e produttivo, in grado cioè di fornire una serie di servizi che vanno dal turismo, ai prodotti forestali non legnosi (funghi, bacche, miele), alla legna da opera e da ardere.
Acquistare legna - o pellet - certificati è l’unico modo per avere la certezza che il materiale che arde nel nostro caminetto o stufa proviene da foreste gestite secondo alti standard ambientali, sociali ed economici. Inoltre, inserendo nel database FSC il codice di licenza univoco riportato nella confezione, è possibile risalire lungo tutta la catena di produzione, dalla foresta alla segheria.
p.s. Se siete amanti della tecnologia e navigate spesso in Rete, da qualche tempo la legna certificata la potete acquistare direttamente su internet!
Ma le Feste, si sa, sono anche il periodo in cui abbondano cibo, cene e abbuffate con parenti e amici: è uno dei momenti dell’anno in cui si riscoprono la convivialità e il piacere di stare assieme, discutendo seduti a tavola oppure in salotto.
Per limitare gli effetti di queste indigestioni di arrosti e dolci non esiste nulla di meglio di una camminata nei boschi: queste passeggiate, anche brevi, sono infatti utili per rimettere in moto il nostro fisico e beneficiare degli olii e degli odori che alberi e piante immettono naturalmente nell’aria.
Shinrinyoku è il termine, introdotto negli anni 80 dall’Agenzia Forestale giapponese, che indica una vera e propria immersione nella foresta, in grado di alleviare lo stress accumulato durante l’anno e ristabilire il ritmo naturale del corpo.
A proposito: lo sapevate che in Italia esistono quasi 52.000 ha di foreste certificate FSC? Le abbiamo raccolte (non tutte!) nel calendario 2017, così potete decidere se visitarle o lasciarvi ispirare durante i dodici mesi del nuovo anno.
