Coprono circa il 30% della superficie terrestre e svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo globale del carbonio, assorbendo circa il 33% delle emissioni di carbonio antropogeniche: le foreste sono un elemento chiave per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Negli ultimi decenni però, gli ecosistemi forestali sono sempre più minacciati da fenomeni naturali (ad esempio incendi, tempeste di vento e agenti patogeni) e pressioni antropiche, spesso esacerbati in durata ed intensità dagli effetti del cambiamento climatico.

Le foreste svolgono anche un ruolo fondamentale nel sostenere le economie mondiali, attraverso la fornitura di servizi e prodotti. La persistenza e la funzionalità di questi ecosistemi dipendono fortemente dalla loro resilienza, definita come 'la capacità di una foresta di assorbire i disturbi e riorganizzarsi per mantenere un funzionamento e una struttura” (Scheffer, 2009).

Lo studio Emerging signals of declining forest resilience under climate change, pubblicato a Luglio su Science, sottolinea come la continua intensificazione dei fenomeni naturali e antropici potrebbe influire (e in alcuni casi, stia già influendo) sulle capacità dei sistemi naturali di adattamento ai cambiamenti in corso.

Anche se gli autori stimano che, nel complesso, circa il 23% delle foreste naturali possa aver già raggiunto una soglia critica, il quadro non è omogeneo: le rilevazioni dimostrano che mentre le foreste tropicali e temperate stanno registrando un calo significativo dell'indice di resilienza, probabilmente correlato all’aumento della variabilità climatica e alla sempre minor disponibilità di fonti d’acqua, le foreste boreali stanno invece intraprendendo un percorso opposto, che potrebbe addirittura superare gli effetti negativi del cambiamento climatico.

Alcuni dati e riscontri indicano che le foreste naturali, che rappresentano 1/3 della copertura arborea mondiale (Dati: FAO 2020), hanno una maggiore capacità di resistere alle perturbazioni esterne grazie alla loro complessità strutturale e alla ricchezza di specie, tipicamente più elevata rispetto a quella riscontrabile in foreste antropizzate. Per queste ultime aree, già interessate a vari livelli dall'intervento umano, la gestione forestale responsabile rimane uno strumento cruciale nelle strategie di mitigazione, conservazione e raggiungimento degli obiettivi climatici.