Nella provincia andina di Pichincha si trovano due piccoli appezzamenti di proprietà delle famiglie Serrano e Villareal, dal nome El Milagro (“il Miracolo”) e La Joya (“il Gioiello”); la scelta dei nomi non è casuale: sui 140 ettari compresi in queste aree, le piantagioni di bambù vengono impiegate per produrre legno, ma anche per proteggere le rive dei corsi d’acqua.

Le piantagioni di bambù hanno infatti incredibili proprietà ambientali: attraverso l’ampio apparato radicale, le piante appartenenti alla sottofamiglia delle Bambuseae prevengono l’erosione del suolo e impediscono ai sedimenti di entrare in torrenti e fiumi. Le foglie cadute ricoprono poi il terreno, riducendo l’evaporazione dell’acqua e i tronchi cavi trattengono l’acqua nella stagione secca, aumentando così l’umidità ambientale. Questi benefici sono particolarmente importanti nelle aree di El Milagro e La Joya, utilizzate per l’allevamento intensivo fino al 2004: questo tipo di attività ha portato progressivamente all’erosione del suolo, alla deviazione e al peggioramento della qualità dei corsi d’acqua. Tutto ciò è cambiato quando i proprietari hanno deciso di avviare una piantagione di bambù, fondando la società Allpabambú.

Recentemente, Allpabambù ha deciso di verificare i propri impatti sui servizi naturali attraverso la Procedura sui Servizi Ecosistemici FSC: l’ente di certificazione NEPCon ha eseguito la valutazione di El Milagro e La Joya nell’Agosto 2019 e i risultati hanno dimostrato l’impegno della Società nel mantenimento della capacità dei bacini idrografici di purificare e regolare i flussi d’acqua. Un confronto dei dati odierni e passati sulla base di indicatori di risultato specifici e l’analisi della mappatura spaziale hanno mostrato gli impatti positivi in ​​due categorie distinte: da una parte, l’aumento della copertura forestale dei siti, cresciuta dal 36% all’85% a El Milagro e dal 10% al 60% a La Joya. Non solo: attraverso una metodologia chiamata stream visual assessment protocol, Allpabambú ha dimostrato di contribuire con impatti positivi alla qualità dell’acqua dei corsi che attraversano le due aree.

I servizi di controllo e conservazione dei bacini idrici in queste due proprietà hanno benefici diretti non solo per le famiglie e le cooperative locali, ma anche per le comunità circostanti: sono infatti 105 le proprietà che qui dipendono in maniera diretta o indiretta dai servizi idrici per attività di coltivazione e allevamento. Nelly Arroyo, manager di Allpabambú, ha commentato: ‘‘Vogliamo cambiare la percezione secondo la quale la coltivazione del bambù non richiede dedizione e cura. Al contrario: una corretta gestione di queste aree può rendere il bambù molto più sostenibile, e fare davvero la differenza a livello ambientale’’.

Paulina Soria, coordinatrice nazionale di FSC Ecuador ha aggiunto ‘‘esiste un grande potenziale per le realtà che vogliono sostenere gli sforzi di Allpabambú. Sostenendo economicamente queste attività e gli sforzi delle famiglie Serrano e Villareal, possono dimostrare il proprio contributo alla conservazione degli ecosistemi e alla valorizzazione dei benefici connessi’’.