Gestione sostenibile delle foreste e protezione della biodiversità vanno di pari passo. Come ha riaffermato Kim Carstensen, Direttore Generale di FSC International, in un suo recente messaggio “la protezione della biodiversità fa parte del DNA di FSC sin dalla sua fondazione. Per poter conseguire la certificazione infatti, i gestori delle foreste devono rispettare rigorosi requisiti che comprendono, tra le altre cose, la protezione della biodiversità e degli ecosistemi e la denuncia di pratiche volte alla deforestazione”.
Nonostante due terzi delle foreste europee siano coperte da certificazione e, di questi, oltre 40 milioni di ettari di secondo gli standard FSC, la strategia sulla biodiversità dell’Unione Europea al momento non contempla l’impiego di solidi standard volontari per integrare e attuare le proprie politiche in materia. “Continueremo a lavorare con le istituzioni europee” assicura Carstensen “affinchè comprendano l’importanza di questo approccio”.
Con una presenza attiva in almeno 24 Paesi in tutta Europa e 216 milioni di ettari certificati in tutto il mondo, FSC si qualifica come utile strumento per supportare l'attuazione e la verifica delle politiche e delle normative UE, attraverso:
- alti standard per la gestione sostenibile delle foreste, per affrontare i cambiamenti climatici e proteggere la biodiversità;
- requisiti di conservazione che integrano e, in alcuni casi, vanno oltre la legislazione nazionale;
- un sistema punto di riferimento mondiale per combattere la deforestazione, conservare e ripristinare le aree forestali;
- uno strumento utile a perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e in particolare l'Obiettivo 15 Life on land;
- la procedura di verifica dei servizi ecosistemici - uno strumento innovativo per catturare e dimostrare l'impatto della gestione forestale responsabile su fattori come acqua, suolo, aria e biodiversità;
- norme solide, che tengono conto dei cosiddetti Alti Valori di Conservazione (HCV).
