Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche nazionali, che si terranno il 25 Settembre, aumentano i proclami e le promesse su questo o su quel tema. Nessuna purtroppo prende in seria considerazione la crisi climatica, i cui effetti sono davanti agli occhi di tutti e che si precede peggioreranno negli anni a venire.

Eppure, la scienza climatica ha da tempo avvertito la comunità internazionale dei gravi danni (non solo ambientali, ma anche sociali ed economici) che anche un solo grado Celsius in più potrebbe arrecare. Il Mediterraneo, e con esso l’Italia, si trovano in un hot-spot climatico che più degli altri sta risentendo dei cambiamenti repentini e imprevedibili portati dal climate change.

Per questo FSC Italia, che da oltre 20 anni si impegna per promuovere la gestione forestale responsabile nel nostro Paese, ha deciso di aderire alla petizione ‘Un voto per il clima’, lettera aperta attraverso cui il mondo scientifico e la società civile richiedono impegni immediati alla classe politica italiana e al nuovo governo in tema di cambiamento climatico. Anche le foreste, infatti, verranno irrimediabilmente colpite, ma sono già ora uno degli strumenti di cui possiamo disporre per mitigare questi sconvolgimenti.

“La gestione forestale sostenibile può fare la sua parte” ha dichiarato Mauro Masiero, Presidente di FSC Italia “Arrestare la deforestazione e il degrado forestale sono elementi necessari per impedire il superamento dei +1.5⁰C che gli scienziati hanno stabilito come punto di non ritorno. Il mantenimento della copertura forestale e la garanzia di attività di gestione rispettose dell’ambiente, socialmente utili ed economicamente sostenibili devono far parte di un'agenda politica non basata su slogan, ma su impegni reali e misurabili”.