Sempre più spesso sentiamo di parlare di ‘bagni in foresta’, una terminologia che rende il termine inglese forest bathing, a sua volta derivante dal giapponese Shinrin-yoku. Ma cosa si intende? Con bagni in foresta si fa riferimento ad una serie di pratiche di immersione profonda nell'atmosfera della foresta e di ri-connessione con essa facendone esperienza attraverso tutti e cinque i sensi (Qing, 2018 – p. 18), nate e consolidatesi dapprima in Giappone per mitigare i sintomi legati allo stress e promuovere un uso alternativo delle foreste (Kagami, 1998) e poi diffuse un po’ in tutto il mondo.

La ricerca ha dimostrato la validità del forest bathing come pratica di promozione del benessere umano non solo per i suoi impatti positivi sugli stati d'animo ma anche sui sistemi cardiovascolare, immunitario e neuro-endocrino (Payne & Delphinus, 2019); gestire responsabilmente una foresta non ha solo il pregio di conservare queste risorse per le generazioni future, ma anche di mantenere inalterata o addirittura migliorare la capacità di queste aree di ospitare attività di benessere.

Ciò è stato dimostrato recentemente, dopo un anno di intenso lavoro, di ricerche bibliografiche e di test in campo che hanno coinvolto un team eterogeneo di esperti di forest bathing, liberi professionisti, mondo della ricerca ed FSC Italia, e che ha portato alla redazione di linee guida che definiscono le attività di gestione forestale che contribuiscono alla realizzazione, implementazione e mantenimento di percorsi di benessere forestale.

“Definire concretamente elementi come il benessere, e quantificarne gli aspetti, può essere davvero difficile” dice Ilaria Dalla Vecchia, FM technical advisor di FSC Italia e coordinatrice del progetto “La collaborazione con Università di Padova, con esperti ed enti di certificazione accreditati ci ha permesso di definire come i gestori forestali possono dimostrare attivamente gli impatti positivi della gestione forestale responsabile”.

Il primo test degli indicatori definiti all’interno di tale percorso è stato realizzato nelle foreste della Magnifica Comunità di Fiemme nell’Aprile del 2022; successivamente, il primo audit pilota nel Luglio dello stesso anno ha avuto come risultato il rilascio del primo certificato FSC di questo tipo, che include la verifica degli impatti positivi delle attività di gestione forestale per soddisfare i più efficaci e qualificanti requisiti richiesti per lo svolgimento delle pratiche di bagno in foresta.

“Alla certificazione di gestione forestale, avvenuta ormai 25 anni fa, e alla verifica di tutti e cinque i servizi ecosistemici, la Magnifica Comunità di Fiemme aggiunge ora la prima certificazione dell’idoneità delle pratiche di gestione forestale alla realizzazione e alla manutenzione di aree adibite per le pratiche di salute e benessere forestale” conferma Ilario Cavada, Tecnico forestale della Magnifica che ha seguito il processo di misurazione e redazione delle linee guida “Un nuovo tassello che si aggiunge alla già virtuosa gestione forestale attuata da sempre nelle nostre foreste, e che ora si arricchisce grazie ad un nuovo impatto positivo che le foreste certificate possono offrire”.