Le certificazioni di sostenibilità possono essere una guida importante per distinguere i prodotti rispettosi dell’ecosistema e/o dei diritti dei lavoratori; ma quali sono i valori dietro queste etichette? E come fare la scelta giusta durante gli acquisti?

E’ proprio attorno a queste domande che si sviluppa ‘Dal cibo alla carta: l’importanza delle etichette sostenibili’, la tavola rotonda su etichette e sostenibilità ospitata da Fa’ la cosa giusta!, la più grande fiera nazionale del consumo critico e stili di vita sostenibili.

All’incontro parteciperanno Francesca Oppia, direttore di MSC Italia; Paolo Pastore, direttore Fairtrade Italia; Eva Alessi, responsabile sostenibilità WWF Italia, e Diego Florian, direttore del Forest Stewardship Council® Italia, che commenta “I prodotti che troviamo sugli scaffali del supermercato sono pieni di etichette e dichiarazioni, e questo può portare confusione o un’errata percezione del vero significato dei label. Eppure, non tutte le etichette sono uguali: FSC, così come MSC e Fairtrade, è membro dell’ISEAL Alliance, l’associazione globale che riunisce gli standard di sostenibilità e rappresenta il livello più alto di riconoscimento per gli schemi di certificazione volontari. Ciò significa, ad esempio, coerenza e trasparenza nei processi di sviluppo e revisione degli standard” - continua Florian - “ una rappresentanza equilibrata degli interessi di tutti gli stakeholder e un’interpretazione dei requisiti minimi coerente e adattata a livello locale; tutti elementi che contribuiscono ad aggiungere valore ai prodotti certificati”.

“Come ufficio nazionale di FSC lavoriamo incessantemente per rendere ancora più riconoscibile il marchio della gestione forestale responsabile in Italia” - conclude - “aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli che portino benefici ambientali, economici e sociali”.

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