Il 2024 porta tra gli altri eventi la decima tornata elettorale per il Parlamento europeo, istituzione che rappresenta i popoli dell'Unione europea ed unica ad essere eletta direttamente dai cittadini dell’Unione con il proprio voto. Queste elezioni saranno anche le prime dall’uscita del Regno Unito e porteranno alle urne quasi 359 milioni di elettori per eleggere 720 nuovi parlamentari europei, di cui 76 italiani.

Le operazioni inizieranno Giovedì 6 Giugno nei Paesi Bassi, mentre come detto in Italia sarà possibile votare nei giorni di Sabato 8 e Domenica 9 Giugno. Il sistema di volto è di tipo proporzionale: ciò significa che i partiti eletti occuperanno un numero di seggi proporzionale al numero di voti ricevuti; tuttavia in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, sono previste le preferenze e una soglia di sbarramento.

Secondo dati 2021 di EUROSTAT, le foreste europee si estendono su circa 160 milioni di ettari, ovvero il 39% del territorio dell’UE. Rispetto alla rilevazione 2000, queste aree sono cresciute di 8 milioni di ettari, ovvero del 5,3 % e coprono oggi più della metà del territorio nazionale terrestre di cinque Stati membri (Finlandia, 66%; Svezia, 63%; Slovenia, 58%; Estonia, 54% e Lettonia, 53 %). Non solo: l’industria forestale impiega oggi circa 473.100 addetti e addette nei 27 Stati membri, e il valore generato in questo settore è di 25 miliardi di euro (2021).

Negli ultimi anni le foreste europee hanno subito cambiamenti significativi e, sebbene stiano crescendo in estensione e biomassa disponibile, molte sono a rischio a causa di problemi come l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la perdita di habitat e la crescita dei centri urbani. Per il loro ruolo nel contrasto alla crisi climatica e per l’importante fornitura di servizi ecosistemici, sono indicate come una delle leve su cui agire da diversi documenti strategici europei (Nature Restoration Law, Biodiversity strategy for 2030) ricompresi sotto il cappello dell’EU Green Deal.

In vista del voto, abbiamo quindi dato un occhio ai programmi dei partiti e coalizioni italiani che si presenteranno alle elezioni europee di Giugno (li trovate tutti in questo articolo del sito Pagella Politica), e consultato cosa propongono in materia di gestione e conservazione delle aree forestali, e di filiere collegate. A tal fine abbiamo analizzato la ricorrenza, nei vari programmi elettorali, di 5 keyword principali (bosc*, forest*, deforestazione, alber*, legno). Il risultato è che solo in 6 programmi su 12 si fa menzione in qualche modo della necessità di proteggere e gestire responsabilmente il patrimonio verde comune, e di valorizzarne le filiere.

Abbiamo riportato di seguito solo i partiti che hanno inserito nei loro programmi una delle 5 keyword utilizzate per questa analisi; in corrispondenza di ognuna abbiamo inserito, qualora esistenti, i passaggi che ne fanno menzione.

Ci teniamo a precisare che questo lavoro non entra nel merito di questioni politiche né dà indicazioni di voto.

 

Partito Democratico

(Scarica il programma)

Bosc* Nessun riferimento
Forest* "Vogliamo un pieno riconoscimento dei beni e servizi ecosistemici erogati dalle aree interne: la risorsa acqua e quella forestale sono alcuni degli esempi più rilevanti di come le aree interne contribuiscano al benessere e alla biodiversità. Allo stesso tempo, questa condizione crea un regime vincolistico per tali territori che deve avere specifiche indennità compensative a favore delle comunità locali".
Deforestazione Nessun riferimento
Alber* Nessun riferimento
Legno Nessun riferimento

 

Movimento 5 Stelle

(Scarica il programma)

Bosc* "Alcune pratiche su cui puntare con sussidi e/o riduzione della pressione fiscale sono: vendita diretta e filiera corta, coltivazioni perenni e consociazione di specie, utilizzo di specie autoctone e in via di estinzione, uso parsimonioso delle risorse idriche come per esempio chi fa uso della raccolta dell’acqua piovana, bande floreali per gli insetti pollinatori, piccoli boschi, siepi naturali e paludi frammiste a terreni coltivati a protezione delle fasce riparie, “cover crops” e maggese, composting, ripristino di zone degradate, misure che preservino il benessere animale e produzioni locali ed estensive".
Forest* "Piantare tre miliardi di alberi in più entro il 2030 è un obiettivo europeo che va rispettato e raggiunto già al termine della prossima legislatura. Le foreste sono i polmoni del nostro pianeta: immagazzinano CO2 e quindi ci proteggono dal riscaldamento globale. Inoltre, ospitano l’80% della biodiversità del pianeta e sono fonte di sostentamento e di reddito per circa il 25% della popolazione mondiale".
  "Assume particolare rilievo la forestazione urbana soprattutto nelle grandicittà dove l’incremento delle aree verdi alberate costituisce un presidio fondamentale per la riduzione del fenomeno delle isole di calore, e per assorbire le polveri sottili dovute alle emissioni nocive del traffico veicolare e del riscaldamento degli edifici".
Deforestazione "La causa principale della deforestazione è l’espansione dei terreni agricoli da destinare agli allevamenti bovini o per la produzione di materie prime quali il legno, l’olio di palma, la soia, il cacao, il caffè e la gomma. L’Unione europea è responsabile del 7-10% del consumo globale di colture e prodotti zootecnici che sono associati alla deforestazione nei loro Paesi d’origine. È anche tra i principali importatori di prodotti legati alla deforestazione. Le norme europee stabiliscono regole di due diligence obbligatorie per tutti gli operatori che mettono a disposizione o esportano dal mercato dell’UE i seguenti prodotti causa di deforestazione: olio di palma, carne bovina, legname, caffè, cacao, gomma e soia. Le regole si applicano anche a una serie di prodotti derivati come il cioccolato, i mobili, la carta stampata e alcuni derivati a base di olio di palma (utilizzati ad esempio come componenti di prodotti per la cura della persona). Nella prossima legislatura si procederà a una revisione di tali norme per verificare la necessità di includere altri prodotti. Proponiamo di allargare ulteriormente la lista a tutti quelli prodotti che creano deforestazione, senza eccezione".
  "UE-MERCOSUR: no a un accordo che aggrava la deforestazione".
Alber* vedi Forest*
Legno vedi Deforestazione

 

Azione

(Scarica il programma)

Bosc* Nessun riferimento
Forest* "Sostegno a programmi di riforestazione e desertificazione, per proteggere l'ambiente e le risorse naturali".
Deforestazione Nessun riferimento
Alber* "La piantumazione di 3 miliardi di alberi nel territorio dell’Unione [parlando delle azioni previste dal pacchetto Fit-for-55, ndr]".
Legno Nessun riferimento

 

Alleanza Verdi-Sinistra

(Scarica il programma)

Bosc* "Attuare il regolamento EUDR (European Deforestation-free products Regulation) per arrestare la perdita delle foreste e il degrado della biodiversità entro il 2030, fermando il prelievo di alberi dal legno pregiato e rivedere la Strategia forestale dell’UE 2030, in particolare le linee guida sull’imboschimento e il rimboschimento rispettosi della biodiversità, per promuovere la silvicoltura mista con copertura continua".
Forest* vedi Bosc*
Deforestazione vedi Bosc*
Alber* vedi Bosc*
Legno "Sviluppare un’industria dell’eco-edilizia che utilizzi materiali di origine biologica (tra cui legno, terra e paglia)".

 

Pace, Terra e Dignità

(Scarica il programma)

Bosc* "L’Europa deve considerare i boschi, la montagna, il mare beni comuni da tutelare. Senza regole e controlli, e senza una comunità attiva che se ne prenda cura, finiranno per diventare privati".
Forest* Nessun riferimento
Deforestazione Nessun riferimento
Alber* Nessun riferimento
Legno Nessun riferimento

 

Volt

(Scarica il programma)

Bosc* Nessun riferimento
Forest* "Aumentare gli sforzi per una gestione forestale sostenibile, ripristino e
rimboschimento".
  "Promuovere la cattura naturale del carbonio aumentando gli sforzi per una gestione forestale sostenibile, il ripristino e l'imboschimento. Concentrare le pratiche agricole e forestali sulla riduzione delle emissioni e sulla conservazione del paesaggio, con l'obiettivo di raggiungere livelli preindustriali di stock di carbonio terrestre in Europa e di combattere la desertificazione".
  "Spingere per la conservazione e il ripristino delle zone umide. Concentrarsi sulle torbiere (che possono immagazzinare il doppio del carbonio rispetto alle foreste)".
  "Definire un piano d'azione a livello europeo per il settore forestale, sostenendo un approccio alla gestione forestale basato sugli ecosistemi, in quanto è possibile e necessario conciliare la protezione della natura con l'uso commerciale delle risorse forestali. Questo approccio mira a rispettare il più possibile il ciclo naturale delle foreste, contribuendo a proteggere e ripristinare le foreste dell'UE e portando a un flusso di entrate più consistente per i proprietari delle foreste".
  "Premiare gli agricoltori che lavorano in armonia con la natura è essenziale per creare un futuro verde e salvaguardare l'autonomia strategica dell'Europa. La necessità di un cambiamento si estende alla nostra politica forestale e oceanica".
Deforestazione "Invece di considerare il mondo naturale come qualcosa da sottomettere e sfruttare ad ogni costo, dobbiamo riconoscere che una coesistenza armonizzata è l'unico modo per continuare la vita su questo pianeta. Ci sono sovvenzioni per attività dannose e inquinanti, sostegno agli allevamenti intensivi e alla deforestazione insostenibile, uso eccessivo di antimicrobici, pesca eccessiva e modelli di consumo insostenibili. Questo è ciò di cui siamo attualmente testimoni e che ci spinge ad agire".
Alber* Nessun riferimento
Legno Nessun riferimento