Il consumo globale di materiali, come biomasse, combustibili fossili, metalli e minerali è destinato a raddoppiare nei prossimi quarant’anni; d’altra parte, l'attuale tasso di utilizzo delle risorse naturali necessita di 1,75 Pianeti Terra per sostenere la domanda globale.

Le foreste hanno il potenziale per svolgere un ruolo importante nello sviluppo di un'economia circolare, soprattutto perché forniscono una risorsa naturale che può essere utilizzata per la creazione di materiali riutilizzabili e riciclabili. Il settore forestale ben si adatta quindi ad abbracciare un modello economico circolare. Tuttavia, le sfide ad una circolarità complessiva persistono ancor oggi.

Per garantire la sostenibilità delle filiere forestali sono necessari ad esempio una considerazione e un coordinamento continui a tutti i livelli. Per quanto riguarda i prodotti forestali, un valido punto di partenza rimane ovviamente la gestione responsabile e sostenibile, seguita dall'uso a cascata del legno in ogni fase della produzione e dal recupero del materiale post-consumo.

Lo studio FAO Circularity concepts in forest-based industries analizza i limiti esistenti e le soluzioni possibili agli approcci circolari nelle industrie forestali, come la prima trasformazione del legno, l'industria del mobile, l'industria della carta e della cellulosa nonché l'industria che utilizza fibre a base di cellulosa e plastiche a base di cellulosa.

Tuttavia, non tutti gli approcci circolari sono sostenibili in ogni circostanza: in alcuni casi, l’eccessivo focus sulla circolarità può causare esternalità ambientali, mentre in altri può non garantire redditività economica. Infine, sebbene l’impulso ad una transizione verso un'economia circolare dipenda principalmente dal legislatore, il processo necessita uno sviluppo organico e in grado di tenere conto di molti fattori come l'ubicazione dei centri di produzione, la vicinanza alle risorse e le preferenze dei consumatori.