Come ad inizio di ogni anno, ritorna il report sulla certificazione FSC in Italia: una fotografia dei numeri dell’anno appena trascorso, con approfondimenti su trend e settori in espansione nel nostro Paese.

 

Gestione forestale responsabile

Sono 81.590 gli ettari certificati secondo lo standard di gestione forestale FSC a fine 2022, con una crescita dell’8% e un totale di 26 realtà certificate varie nella loro localizzazione e tipologia. Se da un lato continua il trend positivo delle sugherete, con la seconda certificazione di una superficie gestita da Agris Sardegna (75 ettari), il 2022 segna anche l’ingresso di importanti novità: in ordine di certificazione, si citano Oasi Zegna (BI), parco naturale privato di 1.700 ettari votato alla conservazione e alla promozione turistico-ricreativa; il Comune di Torino (429 ha), con un’importante investimento sulla certificazione dei servizi ecosistemici in ambito peri-urbano; l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che con i suoi 10.315 ettari si conferma la prima entità di questo genere ad ottenere la certificazione FSC.

Lo staff di FSC Italia è impegnato nella revisione e compilazione del nuovo standard di gestione forestale per l’Italia; un lavoro incominciato a Dicembre 2021 e che ha già visto due round di consultazioni aperte al pubblico (l’ultima si è chiusa proprio a Gennaio 2023) e una sessione di test in foresta per verificare l’applicabilità e l’utilità dei nuovi indicatori. Per favorire la partecipazione al processo, sono stati organizzati due webinar: uno su Alti Valori di Conservazione delle foreste e uno sullo stato di avanzamento della revisione dello standard.

Conferme positive sul fronte forestale arrivano anche dalla verifica degli impatti della gestione sui servizi ecosistemici, con un totale di 13 realtà coinvolte. Oltre ad Agris Sardegna, che nella nuova certificazione ha deciso di includere la verifica degli impatti su biodiversità e carbonio, le altre tre realtà precedentemente citate (Oasi Zegna, Comune di Torino e Ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano) hanno quantificato l’impatto positivo delle loro attività di gestione su tutti e 5 i servizi naturali (biodiversità, carbonio, acqua, suolo e servizi turistico-ricreativi).

 

Catena di Custodia e filiere

Continua ad aumentare il numero di certificati di filiera (+3,7%), che ora sono 3.298 e comprendono oltre 4.200 siti produttivi. Anche se sempre positivo, il tasso di crescita registrato rispetto al 2021 risulta più contenuto a causa della temporanea sospensione di alcuni certificati nel passaggio alla nuova versione dello standard (FSC-STD-40-004 V3-1), non ancora del tutto completato. “Abbiamo assistito ad una incredibile crescita di interesse attorno alla certificazione FSC anche durante questi anni di crisi ambientale e sociale” afferma Diego Florian, Direttore di FSC Italia, commentando i dati appena pubblicati “Negli anni segnati dalla pandemia, da guerre e dalla scarsità di materia prima, FSC ha rappresentato uno strumento su cui le aziende hanno continuato ad investire e che i consumatori hanno premiato. Possiamo dire - conclude - che anche in epoca di crisi la certificazione è uno strumento concreto per dare un futuro a foreste e ai mercati”.

I dati della Global Client Survey 2022 riportano infatti un livello di soddisfazione da parte delle aziende certificate del 77%, mentre il 90% degli intervistati dichiara di voler rinnovare la certificazione. Non solo: FSC risulta essere ancora il marchio di certificazione forestale più conosciuto, con una brand awareness del 70%, cresciuta di ben 10 punti percentuali rispetto al 20171.

I settori con incrementi più rilevanti si riconfermano quello del packaging (1.270 certificazioni, +5% sul dato 2021), quello dell’arredamento per interni ed esterni (637 certificazioni, +11,7%) e del tessile (143 certificazioni, +10%). Per quanto riguarda il primo settore, la dodicesima edizione dell’Osservatorio Immagino GS1-Immagino Nielsen2 conferma che nell’ambito delle certificazioni relative alla CSR, la più importante resta FSC: 3,5 miliardi di euro di giro d’affari e una crescita annua del +4,8%. Nei 12 mesi analizzati FSC ha beneficiato di un ampliamento del +15,6% dell’offerta, arrivando ad interessare 7.107 referenze; tra i prodotti che con i loro packaging certificati hanno dato il maggior contributo alla crescita delle vendite ci sono il caffè macinato, i gelati in vaschetta, il pesce surgelato naturale e pasta di semola, e i fazzoletti in carta.

Sul lato arredamento, il 2022 ha visto 67 nuovi certificati, tra cui spiccano quelli di Lube Industries s.r.l e Porro s.p.a. Per sostenere la domanda in questo settore, FSC Italia nel 2022 è stata promotrice della quarta edizione del FSC Furniture Awards, che ha visto tra i 9 vincitori a livello europeo anche due aziende italiane: nella categoria indoor Stosa s.p.a ha infatti vinto il “Communication Award” e nella categoria outdoor Euroform s.r.l ha vinto il premio come “FSC Manufacturer of the Year”. Sempre nel 2022, si è aggiunta una nuova importante certificazione di progetto (FSC-P001907) riferita alle camere da letto dell’hotel Park Hyatt Milano recentemente ristrutturato con mobili e finiture in legno certificato FSC - un progetto portato avanti da Uno s.p.a.

Infine, per quanto riguarda il tessile,13 nuovi certificati vanno ad integrare ulteriormente le filiere italiane del fashion, dell’automotive e degli accessori, attraverso l’uso di man-made cellulosic fibers come rayon, viscosa e tencell certificate FSC.

 

Il marchio FSC

Al 31 Dicembre 2022 risultano 111 le aziende che hanno usufruito della licenza a scopo promozionale dei marchi FSC tramite la sottoscrizione di un Promotional License Agreement (PLA): i nuovi contratti siglati sono 16, per un incremento a valore di oltre l'80% rispetto all’anno precedente. Tale importante incremento dell’income è dovuto specialmente alla revisione delle tariffe della licenza; questa variazione è stata applicata sia ai nuovi licenziatari sia alle realtà già in possesso di una licenza internazionale.

Tra i settori maggiormente attivi nella promozione del proprio impegno tramite dichiarazioni promozionali FSC si confermano l’agroalimentare con nuovi importanti partner come La Molisana, Sammontana; i retailer (fra i quali Alì Supermercati, Eurospin, Bennet), seguiti dalla cosmesi e dal settore parafarmaceutico (Harbor, Pupa, L’Erbolario, I Provenzali, Biofficina Toscana, Bios Line, Bioclin) e nuovi licenziatari quali Manetti&Roberts per il brand OMIA e Spes Medica. L’interesse si è esteso anche al settore fashion con Diesel, Diadora, Luisa Via Roma e Arena tra i licenziatari, e a quello delle aziende interessate a sostenere aree forestali certificate FSC grazie agli investimenti in servizi ecosistemici: tra questi, quelli di Sgambaro, Levico Acque e Prodeco Pharma. Da segnalare anche i numerosi professionisti della consulenza FSC e l’interesse di altre ONG (Associazione Forestale di Pianura, Demetra onlus, Legambiente, Terra!, AIEL).

FSC nel mondo e in Europa

Il 2023 si apre con una contrazione dell’area forestale mondiale coperta da certificazione FSC: dai 230 milioni gli ettari del 2022 si passa ora a poco più di 201 milioni (201.553.476). Questo fatto è dovuto principalmente alla perdita delle aree nei Paesi interessati dal conflitto in corso in Ucraina; per preservare l’integrità del sistema ed evitare che la vendita del legname nei mercati alimenti economicamente lo scontro, FSC International infatti ha giudicato necessario sospendere i certificati attivi dei Paesi aggressori (Russia e Bielorussia).

Con questo nuovo assetto, i Paesi nel mondo con la maggior copertura forestale certificata risultano ora Canada (46.5 milioni di ettari), Svezia (19.6 milioni) e Stati Uniti (14.4 milioni), con un totale di 1.644 certificati attivi. Di questi, 49 hanno ricevuto anche la verifica dei servizi ecosistemici, con cui viene calcolato l’impatto positivo della gestione forestale responsabile su fattori come stock di CO2, conservazione della biodiversità, dei bacini idrici e del suolo, nonché dei servizi turistico-ricreativi e culturali.

L’area forestale europea (55.931.482 ettari) rappresenta oggi circa un quarto dell’intera superficie certificata FSC nel mondo, con un totale di 446 certificati. I tre Paesi europei che registrano la maggior estensione di foreste certificate sono la Svezia (19.6 milioni di ettari), la Polonia (5.92 milioni) e la Turchia (5.49).

Sul fronte delle filiere, a livello mondiale i certificati superano quota 51.300 (+0.4% rispetto al 2021), con oltre 72.400 siti produttivi coinvolti. Il Vecchio Continente in questo la fa da padrone, con circa la metà dei certificati attivi e dei siti produttivi.

Sono infine oltre 1.900 le licenze per l’uso promozionale del marchio FSC attive rilasciate in tutto il mondo, e che vedono il procurement di materiale certificato e l’impiego di claim e messaggi su FSC da parte di aziende come Aldi, ADEO, Adidas, Beiersdorf, Canon, Chanel, Daniel Wellington, Decathlon, Everdrop, Harrods, HEMA, Hugo Boss, Hunter Boot, Just, JYSK, Lidl, L’Oréal, L’Occitane, Maisons Du Monde, OBI, Pandora, Patagonia, Puma, Shiseido, Staples, Stokke, Teekanne, Tesco, Veja, Volvo, Yogi Tea. L’Europa è di gran lunga l’area con il maggior numero di queste licenze (oltre 1.200), seguita da Asia-Pacific (420) e Nord America (142).

 

1 Fonte: Ricerca Globescan sul marchio FSC, 2021
2 Dati Nielsen Anno Terminante Giugno 2022