Biomass è una missione di ricerca Earth Explorer sviluppata nell'ambito del programma FutureEO dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che promuove nuovi modi di utilizzare l'osservazione della Terra per consentire alla ricerca scientifica di continuare a studiare i fenomeni e aiutarci ad affrontare le sfide ambientali di domani. Come si legge nel sito dell’Ente infatti, “l'Europa è saldamente posizionata come leader mondiale nell'osservazione della Terra. Tuttavia, la necessità di comprendere meglio le complessità del funzionamento della Terra come sistema e il modo in cui l'umanità sta influenzando i processi naturali è più urgente che mai”.

Lanciato da Kourou, nella Guiana francese, il nuovo satellite è il primo equipaggiato con un radar con tecnologia Synthetic Aperture (SAR) a banda P, capace di penetrare le chiome e misurare l’altezza degli alberi e la biomassa legnosa di tronchi e rami con risoluzione tra 200 e 50 metri. Questo anche grazie all’antenna dispiegabile, in grado di fornire dati radar di qualità elevata.

I dati raccolti possono avere un ampio raggio di applicazioni: dalle stime sui bilanci del carbonio presente nelle foreste tropicali, temperate e boreali, al monitoraggio sulla deforestazione, alla generazione di mappe aggiornate con cadenza semestrale. Queste informazioni sono utili non solo per studiare le foreste, ma anche come base per la generazione di modelli climatici in grado di riprodurre il clima attuale e passato, e - soprattutto - di prevedere scenari futuri, in cui aumento delle temperature e cambiamenti nelle precipitazioni modificheranno crescita e composizione delle aree.

Attualmente il satellite è nella fase cosiddetta “di commissioning”, ovvero è impiegato per la calibrazione degli strumenti e alla prima convalida dei dati ricevuti. Il responsabile del progetto Biomass dell'ESA, Michael Fehringer, ha commentato: "Siamo ancora nella fase di messa in servizio, per mettere a punto il satellite e garantire che fornisca dati della massima qualità agli scienziati per determinare con precisione la quantità di carbonio immagazzinata nelle foreste del mondo”. Al momento sappiamo che l’antenna è stata dispiegata e che il radar è stato calibrato. 

Nonostante questo, durante il Living Planet Symposium, tra i maggiori eventi mondiali in tema di earth observation e che quest’anno ha posto l’accento sulla transizione dall'osservazione all'azione per il clima e alla sostenibilità per la Terra, sono state presentate le prime, straordinarie immagini raccolte da Biomass: tra queste, quelle di Bolivia e Amazzonia con l’individuazione di paludi e correnti fluviali sotto le chiome degli alberi, e del fiume Ivindo (Gabon) attraverso la fitta vegetazione, che è di vitale importanza per la salute della foresta pluviale stessa.

Secondo le parole di Simonetta Cheli, Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra ESA , ”ci aspettiamo che questa nuova missione faccia fare un salto di qualità alla nostra capacità di comprendere le foreste della Terra, combinando una tecnologia radar all'avanguardia con l'eccellenza scientifica che ci permetterà di ottenere informazioni vitali sullo stoccaggio del carbonio, sui cambiamenti climatici e sulla salute dei preziosi ecosistemi forestali del nostro Pianeta”.