I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della Pubblica Amministrazione.

Lo scorso 6 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 11 ottobre 2017 dal titolo Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici (link), redatti a cura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con le parti interessate, che hanno preso parte allo sviluppo del testo all’interno di diversi tavoli e gruppi di lavoro.

Tali Criteri sono stati formulati nel contesto del Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP) e per quanto riguarda l’utilizzo di componenti legnosi (paragrafo 2.4.2.4) si richiede esplicitamente che “[…] per i materiali e i prodotti costituiti di legno o in materiale a base di legno, o contenenti elementi di origine legnosa, il materiale deve provenire da boschi/foreste gestiti in maniera sostenibile/responsabile o essere costituito da legno riciclato o un insieme dei due”; il legno certificato o riciclato FSC® risultano a tutti gli effetti prodotti conformi a tale requisito.

L’applicazione obbligatoria di questi Criteri e l’aumento della capacità di certificare secondo gli standard del Forest Stewardship Council® anche gli elementi per l’edilizia artigianale sono spunti che permettono un sempre maggior impiego di legname certificato FSC in edilizia pubblica, e che attribuiscono alle opere ad uso pubblico e collettivo di acquisire valore intrinseco e contribuire alla lotta al cambiamento climatico attraverso un’oculata scelta dei materiali da costruzione.