Padova, 21 Aprile 2022 – Investire nel pianeta: è questo il tema scelto per l’Earth Day, la Giornata della Terra che si celebra in tutto il mondo venerdì 22 aprile. Un invito per tutti ad “agire (coraggiosamente), innovare (ampiamente) e attuare (equamente)”, come recita il claim dell’edizione numero 53. Un appello che in tempi straordinari e urgenti come quelli attuali, chiama all’azione gestori forestali, aziende, istituzioni pubbliche e cittadini, uniti in una partnership globale per il pianeta.
Un focus che il Forest Stewardship Council® (FSC) Italia declina sul “versante” foreste, fondamentali nel contenimento delle temperature attraverso la cattura del carbonio, ma anche importanti riserve di biodiversità - qui è custodito l’80% delle specie viventi del pianeta - e grazie alle quali viene preservata la fertilità del suolo e si mantiene in equilibrio il ciclo dell’acqua.

La gestione forestale responsabile
Il ruolo delle foreste è infatti fondamentale nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico: per questo anche questa edizione dell’Earth Day evoca con i suoi temi l’urgenza di una sempre più ampia gestione forestale responsabile: “Sono molte le iniziative che oggi promuovono la piantagione di alberi per mitigare il climate change – spiega Diego Florian, Direttore di FSC Italia – i frutti di queste attività però si vedranno solo tra 20 o 30 anni, quando cioè queste nuove foreste raggiungeranno la maturità; per questo è ancora più urgente gestire meglio e in modo sostenibile il patrimonio esistente. Il 36,7% dell’Italia è coperto da boschi, lo dice l’Inventario Nazionale delle Foreste: una superficie in espansione, ma purtroppo per la stragrande maggioranza in stato di abbandono, sia sul versante pubblico che privato. Eppure, investire nel bosco e nei suoi servizi naturali è una grande opportunità”.

In questo senso, i proprietari delle aree boschive possono fare molto: “Che si tratti di gestire queste aree in modo sostenibile, rispettando rigorosi standard ambientali sociali ed economici come quelli della certificazione FSC; di valorizzare il patrimonio arboreo verificando la portata dei servizi naturali che offre o, ancora, di rendere più sostenibile la filiera di produzione della carta e del tessile da fibra di origine forestale, oggi non mancano i progetti e le opportunità” continua Florian. E proprio in Italia nel 2018 è avvenuta la prima verifica al mondo dei cinque servizi ecosistemici offerti dai boschi, grazie alla quale è stato possibile quantificare l’impatto della buona gestione su fattori come cattura del carbonio, preservazione della biodiversità e del suolo, conservazione del sistema delle acque e funzioni turistico-ricreative e culturali.

L’impatto dei consumi e il ruolo dei cittadini
L’Earth Day pone quest’anno un’attenzione particolare anche al tema della deforestazione: un’emergenza che non riguarda direttamente il patrimonio boschivo italiano ma è devastante in altre parti del pianeta, in particolare a causa dell’impatto di commodities come olio di palma, gomma naturale, carni bovine, soia, mais, cacao e caffè: “L’Ue – spiega Florian – sta lavorando ad una normativa per favorire l'immissione di prodotti deforestation-free nel mercato comunitario: è una partita fondamentale e le pressioni sono molte, ma è l’unico modo per garantire un futuro al capitale naturale mondiale.

Il ruolo dei cittadini rimane importantissimo: scelte di consumo consapevoli e informate possono dare un enorme contributo per fermare la deforestazione, orientando gli acquisti su prodotti frutto di gestione forestale responsabile e di filiere certificate. Carta, cartone o legno sono inoltre delle valide alternative ai prodotti derivati dal petrolio, e possono contribuire a contenere l’uso e la dispersione di plastica nell’ambiente”.

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