In programma sabato 19 marzo alle ore 15, un incontro dal titolo ‘Dal cibo alla carta: l’importanza delle etichette sostenibili’, promosso da MSC Pesca Sostenibile, che riunisce schemi di certificazione e associazioni ambientaliste per fare luce sulle etichette sostenibili e aiutare i consumatori a fare le scelte corrette. All’incontro parteciperanno i direttori delle sedi italiane di MSC Pesca Sostenibile, FSC e Fairtrade e saranno moderati da Eva Alessi, responsabile sostenibilità WWF Italia.

“Secondo una ricerca IPSOS effettuata a marzo 2015 su quasi mille casi, la presenza di una certificazione ambientale fa aumentare del 72% la propensione ad acquistare un prodotto e il 51% degli intervistati dichiara di essere disposto a pagare un premium price fino al 10% per un prodotto certificato” commenta Francesca Oppia, Direttore di MSC Pesca Sostenibile, “c’è però assolutamente bisogno di informare i consumatori su cosa c’è dietro le etichette, come queste possono aiutarli a fare la scelta giusta in maniera semplice. Il marchio blu MSC indica che i prodotti derivano da un’azienda di pesca certificata indipendentemente, su base scientifica, seguendo lo standard MSC per la sostenibilità ambientale della pesca e che sono tracciabili e riconducibili a un approvvigionamento sostenibile”.

Diego Florian, direttore del Forest Stewardship Council® Italia, dichiara “I prodotti che troviamo sugli scaffali del supermercato sono pieni di etichette e dichiarazioni, e questo può portare confusione o un’errata percezione del loro vero significato. Eppure, non tutte le etichette sono uguali: FSC, così come MSC e Fairtrade, è membro dell’ISEAL Alliance, l’associazione globale che riunisce gli standard di sostenibilità e rappresenta il livello più alto di riconoscimento per gli schemi di certificazione volontari. Ciò significa, ad esempio, coerenza e trasparenza nei processi di sviluppo e revisione degli standard” - continua Florian - “una rappresentanza equilibrata degli interessi di tutti gli stakeholder e un’interpretazione dei requisiti minimi coerente e adattata a livello locale; tutti elementi che contribuiscono ad aggiungere valore ai prodotti certificati. Come ufficio nazionale di FSC lavoriamo incessantemente per rendere ancora più riconoscibile il marchio della gestione forestale responsabile in Italia” - conclude - “aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli che portino benefici ambientali, economici e sociali”.

“Acquistare un prodotto certificato Fairtrade significa fare una scelta etica, perché Fairtrade garantisce che le condizioni di produzione e commercializzazione siano responsabili dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Inoltre, il pagamento di un prezzo equo e stabile e l’erogazione del Fairtrade Premium ai produttori, permette loro di realizzare progetti di sviluppo per le comunità e per la tutela delle risorse naturali” afferma Paolo Pastore direttore di Fairtrade Italia. "Il ruolo di Fairtrade è pertanto quello di mettere in contatto produttori responsabili con i consumatori, che ogni giorno possono così scegliere dei prodotti che portano con sé una storia di giustizia e sono frutto di filiere sostenibili”.

Dichiara il WWF: “Oggi, quasi tutto ciò che acquistiamo si basa su un processo di produzione complesso, che talvolta ha inizio in alcuni dei luoghi più fragili del pianeta e con pesanti ricadute sulla biodiversità. È per questo che il WWF lavora per ridurre l’impatto delle produzioni sulle risorse naturali, base imprescindibile per il futuro delle nostre società, per promuovere fonti e filiere sostenibili rispondenti a prescrizioni ben precise relative alla qualità ambientale e per indirizzare gli utilizzatori verso tali fonti. Le certificazioni di sostenibilità un ruolo molto importante hanno in questo processo perché contribuiscono a creare filiere globali “virtuose”, basate sul rispetto degli equilibri naturali e dei diritti delle comunità umane minacciati dalle produzioni non responsabili.”