
La consultazione ha lo scopo di ottenere informazioni sul sostegno e sull’interesse nei confronti di questo tipo di strumento, sulle possibili preoccupazioni dei soci e di tutti i portatori d’interesse. La procedura sarà volontaria per le Organizzazioni certificate, ma diventerà obbligatoria qualora le Organizzazioni vogliano specificare il carbon footprint relativo ad un prodotto certificato FSC.
Il calcolo del carbon footprint potrebbe diventare uno strumento importante per ridurre gli impatti relativi alla produzione ed al consumo di beni a livello mondiale: è già richiesto per la produzione di energia da biomassa e rientra nelle politiche nazionali per la promozione di energia rinnovabile. Può essere significativo anche per altri prodotti, per esempio per decidere su quali materiali da costruzione investire, o che tipo di materiali utilizzare per l’arredamento, il packaging o altro.
Ciò non vuol dire che ‘tutto il legno sia buono’- è importante distinguere il legno che proviene da aree degradate o mal gestite dal legno che proviene da foreste gestite in maniera sostenibile, come quelle certificate FSC. L’approccio proposto da FSC è infatti unico: include gli impatti della gestione forestale come parte del ‘carbon footprint’ di un prodotto, e questo risulta in una raccolta dettagliata di informazioni a supporto delle politiche e delle decisioni.
La procedura sarà collegata allo Standard di Catena di Custodia e sarà costruita a partire dal framework attualmente in fase di sviluppo sull’impatto della gestione forestale sui servizi ecosistemici. Tutte le informazioni – inclusi i link per il questionario, la bozza in consultazione ed il form per i commenti – possono essere consultate qui.